Penne incrociate, Carezza e burrasca di mare

DI GIOVANNI DE LUCIA

E VERONICA BRUNO

Come nasce penne incrociate?

“incrocio di penne” o meglio “penne incrociate” è un esperienza nuova tra anime affini.

La poesia diventa un luogo intimo, dove si riesce a percepire i battiti del cuore, i respiri di coloro che incrociando le penne, condividono pensieri propri e li fondono in un una unica opera.

Scrittori, poeti, uomini e donne, che possono non conoscersi fisicamente e che forse non si incontreranno mai, ma che diventano coesi nelle stanze della poesia.

Molti di noi hanno letto pensieri di amici virtuali dandone una interpretazione spesso veloce se non addirittura superficiale:” bella questa poesia, mi ha colpito, è intensa…e giù like, cuoricini emoticons”.

In penne incrociate la poesia viene respirata con i polmoni dell’autore, se la commozione è vera, la lacrima ha la stessa salinità di quella dell’autore. Si instaura un processo forse alchemico di partecipazione affettiva.

Io incrocio la mia penna con te, senza scudi o corazze, non esistono pregiudizi. Io liberamente incrocio la mia penna con te, perché ti percepisco, e creo un rapporto di solida empatia. Un vero incontro di anime.

Diamo il via a questa rubrica poetica, ed iniziamo questo progetto ideato e realizzato da: Giovanni de Lucia e Anna Lisa Minutillo, un’esclusiva di scrigno di Pandora.

Buon viaggio intimista ed empatico a tutti i nostri lettori!

GIOVANNI DE LUCIA 

Se penso a te, ti immagino vite dinnanzi al mare, solida presa su questa terra, abbracci carichi di frutti come tralci.
Casa colorata, arcobaleno su terra bruna, focolare che illumina il viso come l’intera tua vita.
Se penso a te, ti immagino accarezzare le onde che si infrangono sui bastioni del tuo cuore, dove sono custoditi il tuo essere madre, la forza che metti nell’essere compagna e la dolcezza nell’essere amante. Tu sei il sorriso e non solo questo, sei acume e perseveranza, sei lo spirito di questa isola
Davanti a te anche il più burrascoso dei mari si placa, donandoti quella carezza che non morirà mai.
Nei tuoi occhi si specchiano i colori dei tramonti e delle albe dei nostri sogni

VERONICA BRUNO

Sii tu la carezza che intrepida
placa ogni burrasca
irrompente sulla mia terra.
Sii tu l’audace e fresco sospiro
che conduce sino a me
nuvole ovattate da librati sogni
a sostegno del mio arcobaleno vitale.
Sii tu il dolce canto
che smorza i tormenti
giunti nell’intento
di adombrare la mia luce.
Sii tu l’unica emozione
capace di far sbocciare
sul mio viso il sorriso,
impavido nell’abbattere
ogni furiosa tempesta.
Dissipa l’immaginazione
con la palpabile realtà
del nostro attimo,
vissuto al di là dei tuoi sogni
sull’isola variopinta
dal nostro policromo amore.

Immagine tratta da Pinterest

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