Per la vita

DI LUCIANA IBI

 

È arrivato così ,
al buio,
forte ,
impetuoso,
improvviso,
il Vento.

Ha tolto fiori ai rami.
Ora petali rosa
macchiano il terreno.
Stesa sui monti ,
una candida coperta
di neve,
riconduce a un giorno d’Inverno .
La terra
screpolata,
riarsa,
stremata,
ha bevuto la pioggia.

Nel primo chiarore dell’Alba
sperimento la Forza
della Natura.
Tutte le verdi Creature
sono erette,
dissetate e nutrite.

Vorrei
rubare la Potenza all’Uragano ,
spingerlo a spezzare
il Filo d’acciaio
che imprigiona il Mondo.

Cavalcare l’onda possente
dello Tsunami ,
disperdere l’odio
fra Caino e Abele.

Ad Ali spiegate
togliere ghiaccio
ai due Poli.
Planando , spargerlo
sull’infuocato Deserto,
vederlo fiorire
in un attimo
con i caldi colori
dell’Amore ,
della Passione.

Vorrei
che il Rosso
non fosse sparso Sangue
ma
l intatta ragnatela
che riconduce
al Cuore.
Che il suo colore
ancora e ancora
lo facesse pulsare
senza Paura
senza Tormento.

Vorrei
che il suo battito,
distogliesse lo sguardo Umano,
dall’insensata Lotta
per il Volere
che produce Morte.

Vorrei
non ci fossero lacrime
ma
risate di Bimbi
raccolte in un Canto.

…e ancora,
vorrei,
le braccia delle Donne aperte
come fossero un forte Richiamo
..che l’Atto Supremo
non fosse alzare il fucile
per spegnere Vita
ma
un lungo,
appagante
sospiro d’Amore
che la Genera.

©® Copyright Opera artistica di Antonio Capovilla Titolo”Google Earth” mosaico.

Immagine pubblicata autorizzata dall’autore

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