Riflessioni sulla vigilia di Natale

DI PINA COLITTA

Oggi per voi una riflessione anche illuminante e simbolica, come lo è
questo periodo di Natale. Lo confesso io sono una fan di natale. Vivo
con “presenza” questo periodo perché mi consente di fare un carico di
sentimentalismo che spesso lascia il posto al materialismo, quello
crudo e nudo che, spesso, cattura la maggior parte di noi.

Eviterò di fare riflessioni sul significato religioso, per rispetto e
attenzione nei confronti di tutti i credo, ma penso che far
riferimento a tutto lo slancio emotivo e di condivisione che può
portare il Natale abbia, comunque in se, un significato di profonda
spiritualità.

Inizierò parlandovi di una sorta di idolo emotivo per me, e non solo,
Babbo Natale, un “personaggio/persona che ha sempre catturato il mio
interesse con il suo fascino esoterico…

Quanti di noi, da bambini si
sono chiesti se Babbo Natale esistesse davvero. Quanti di voi hanno
cercato di spiegarlo ai propri figli e, magari, a quelli più grandi?
E’ necessario infatti spiegarlo ai vostri figli, anche a quelli più
grandi. Ecco uno scoop: Babbo Natale è la trasposizione materiale
simbolica dello Spirito del Natale…

Salvatori Brizzi in un suo bellissimo articolo infatti dice: è un
deva, un angelo, il quale si muove dai piani più elevati
dell’esistenza e scende nella materia per portare GIOIA ai bambini e
VOLONTÀ DI BENE all’umanità intera.” Il Babbo Natale di cui ci
racconta Salvatore Brizzi ovviamente, viene sentito maggiormente in
quei paesi le cui tradizioni ne riconoscono l’esistenza; mi riferisco
all’Europa, al Nord America, America latina; eppure, il nostro
“dolcissimo vecchio” distributore di doni e gioia, arriva fino in
Giappone, Corea e Filippine.

Ora, nell’era multimediale, lui passa da un portale per poter “volare”
sulle città, partendo da dove si trova al Polo Nord.

E allora, se è un deva, in realtà non necessità di una vera slitta e
di vere renne per volare… Ecco si potrebbe pensare, sempre secondo
l’interpretazione di Salvatore Brizzi ad “ forma con cui gli iniziati
possono vederlo, è una massa di luce che ricorda in effetti una slitta
trainata da animali. Nel suo compito viene aiutato da una schiera di
deva minori che appaiono nello stesso modo.”

E allora mi chiedo, perché non pensare o immaginare questo suo
meraviglioso viaggio che dal Polo Nord accade nella notte di Natale,
preannunciato da questo Spirito del Natale?

Uno Spirito del natale che
si avverte, sempre secondo Brizzi “ in maniera intensa da due giorni
precedenti a due giorni successivi, per un totale di cinque giorni,
tuttavia ogni 21 dicembre si apre un importante portale per il quale
vale lo stesso discorso, per cui lo Spirito aleggia al massimo della
sua intensità dal 19 fino al 27 dicembre.”

In ogni caso, amici cari, io sono convinta che, in tutto il periodo
delle feste natalizie, se si possiede un minimo di sensibilità, si può
avvertire la presenza di uno spirito differente nell’aria… Bisogna
solo crederci!

E dei regali, ne vogliamo parlare?

I cosiddetti “regali di Natale” dovrebbero essere, in tale
convinzione, emotivamente simbolica, proprio un instillato di
“emozioni superiori” : la gioia come una sorta di “portale” portata
dallo Spirito del Natale nelle anime dei bambini e, attraverso la loro
anima innocente e curiosa, anche in quelle degli adulti.

Lo Spirito del Natale, nella persona del nostro vecchio “babbo” dalla
barba bianca e cappuccio rosso, distribuisce in giro per il mondo
pacchetti di gioia; doni questi che poi starà a noi conservarli nel
nostro cuore per tutto l’anno…

Ecco l’unico modo, credetemi, per cui
non si pensi più al nostro Babbo Natale come ad una leggenda o ad una
trovata commerciale!
Tutto questo è necessario e fa bene al nostro animo perché, in ogni
caso, il periodo di Natale può essere un periodo di bilanci sulle
relazioni amicali e familiari .

Comunque, sarà l’emotività affettiva che
porta la più bella festa dell’anno, saranno le problematiche che
stiamo vivendo!!! Sta di fatto che non è difficile ritrovarsi a fare
consuntivi e riflessioni sui nostri affetti e, soprattutto sulle
nostre amicizie …

Sicuramente un caro amico per me, Seneca, sarà più chiaro di me

“Chi è amico ama, ma chi ama non sempre è un amico; e pertanto
l’amicizia giova sempre, l’amore, invece, può a volte anche nuocere.

 

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