Rughe sulla fronte e salute cardiovascolare: c’è un legame?

di Cristina Piloto (biologa/nutrizionista)

Rughe sulla fronte e salute cardiovascolare: c’è un legame?

Le rughe sulla fronte possono essere un segnale di rischio cardiovascolare, così afferma una ricerca effettuato dal Centre Hospitalier Universitaire di Tolosa.

I partecipanti allo studio sono stati seguiti per 20 anni. Coloro che possedevano rughe più prominenti, avevano un rischio di malattia più elevato.

I ricercatori non conoscono ancora la relazione stretta tra i due fenomeni, ma teorizzano che potrebbe avere a che fare con l’aterosclerosi o l’ispessimento delle arterie.

I cambiamenti eventuali nelle proteine collagene (fondamentali nel mantenimento del derma sottocutaneo) e lo stress ossidativo (dovuto a radicali liberi dell’ossigeno, prodotti nel normale processo di invecchiamento cellulare, ma anche in risposta a stress) sembrano avere un ruolo nello sviluppo di rughe, e sono eventi anche correlabili all’aumentata incidenza di patologie.

Ma come possiamo prevenire con un adeguato stile di vita il rischio cardiovascolare?

Sicuramente per preservare la salute del cuore è bene avere uno stile di vita sano.

Quindi l’alimentazione ha un compito importante: quello di ridurre il rischio cardiovascolare pur introducendo tutto ciò di cui il nostro organismo ha bisogno.

Meglio ridurre il consumo di prodotti latto caseari, senza però eliminarli, magari inserendo qualche yogurt in più, visto che i prodotti fermentati concorrono a mantenere il benessere dell’intestino.

Dato che la scelta dei cibi è importante, è sempre una buona abitudine saper fare una spesa consapevole, leggendo le etichette e capendo ciò che viene propinato per buono e invece magari non lo è.

Un’usanza o credenza comune è anche pensare che eliminando o riducendo di molto i carboidrati si dimagrisca o si resti di più in salute. In verità non è così.

La dieta mediterranea afferma che il 50% dell’introito calorico deve derivare proprio da questi preziosi nutrienti, l’importante è saper scegliere quelli migliori, come i cereali integrali, ma anche la pasta, sempre con condimenti semplici e magari accompagnati da verdure.

Fare attività fisica, non per forza andando in palestra, ma cercando sempre di mettere in moto il corpo, in funzione anche delle varie azioni quotidiane, è risaputo che sia fondamentale.

Dormire almeno 7 ore a notte rimane un cardine. Infatti, riposare poco e male è associato a vari tipi di disturbi, correlati ovviamente anche al periodo in cui tale pratica si protrae.

Evitare quindi di consumare cibi troppo grassi, soprattutto prima di andare a letto, ma anche caffè e alcolici in quantità non idonea, sono tutte abitudini che possono provocare un sonno non ristoratore, che alla lunga può essere un fattore di rischio per le arterie e non solo.

Prendersi una vacanza di tanto in tanto non è sbagliato, anzi.

Pensare di non staccare mai dal lavoro è un fattore di rischio anche quello! Se vissuta come si dovrebbe, la vacanza è un ottimo modo per rilassarsi, dedicare tempo agli affetti (che comunque non vanno mai trascurati) e riprenderci magari dei momenti tutti nostri.

Ma anche le giornate in cui non siamo in vacanza dovrebbero essere comunque meno stressanti possibile, o per lo meno si dovrebbe essere in grado di distinguere tra un tipo di “stress costruttivo” da quello che ci fa star male, o addirittura ammalare, sempre ricordando che la nostra psiche non è scissa dal corpo, e il benessere della prima non va trascurato, in quanto incide in maniera preponderante sullo star bene nel suo insieme.

*Immagine web

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