di Andrea Melis
A questo mondo c’è la convinzione
che si faccia il bello piantando un fiore.
Per carità:
esiste anche l’ostinato eroismo
di chi pianta fiori dove c’è chi li strappa via.
Ma io ho compreso a mie spese,
lungamente sbagliando
e lungamente meditando e contemplando,
che ciò che davvero manca
è costruire luoghi incontaminati
dove si possa essere fiori.
Ogni persona è un fiore.
E nessuno merita di avere padrini,
padroni, giardinieri e fioriere predisposte.
Ora è tempo che all’umanità
si donino spazi dove essere fiori insieme.
Questo è il tempo dei prati spontanei.
Della bellezza liberata.
Della comunione di nettari,
nella molteplice unicità di forme e colori.
Siate fiori dove nessuno ne pianterebbe.
Portate il vostro profumo ribelle
dove è ancora libero il vento.
Crescete dove la pioggia non immaginava di dover cadere.
Facendo bella la terra
si può cambiare il cielo.
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