Storia da un matrimonio

DI FRANCO FRONZOLI

 

I tempi cambiano, così come cambiano le abitudini, le opinioni, il costume, la politica, ed anche il

matrimonio.

Ebbene sì, in altri tempi era considerato un appuntamento serio, da maneggiare con cura e con i migliori sentimenti.

Non c’era mamma che non dicesse : «Figlia mia, trova un bravo ragazzo, che abbia la testa sulle spalle, che sia onesto e lavoratore».

Non c’era padre che non dicesse : «Figlio mio, il matrimonio è una cosa seria, trova una donna che non abbia grilli per la testa, che sia di buona famiglia» .

Il matrimonio era il preludio della famiglia, un’ armonia che veniva rappresentata come un quadro di Raffaello.

Con quel “ sicuramente “ si'” si celebrava il “ futuro insieme “ , con figli ( per chi poteva averne ), la nascita della famiglia.

Veniva rappresentata la famiglia, come un inno alla vita, alla felicità, alla responsabilità.

Più dolce che amaro?

Non sempre, purtroppo, andava bene ; c’erano coloro che non avevano capito che oltre le discese c’erano le salite,  i petali e le spine, le albe ed i tramonti.

Ma le statistiche confortavano, il sodalizio era più integro di quanto si potesse immaginare, o meglio, più resistente, meno esposto alle intemperie.

Oggi è diverso, il matrimonio religioso, sta diventando  come un panda in via d’estinzione, sempre meno professato, adesso il Sindaco accoglie più del prete.

Oggi, tutto è frenetico, si corre, si dà più importanza all’apparire che all’essere.

Oggi è sempre più desueto il termine marito o moglie, si usa compagno/ compagna.

Poi che ci siano coppie non sposate in Chiesa più solide delle altre, sta nelle regole.

Ci sono molte cause che fanno prediligere il sindaco al prete,tra queste, quelle  economiche, sociali, esistenziali.

Sono scelte e come tali vanno rispettate. I figli non nascono con la effige di un altare o di una sala consiliare sulla fronte.

I figli sono la cosa più importante, da educare, far crescere, aiutare, responsabilizzare.

Su questo piano,  appaiono più carenze oggi che ieri, più negligenze, dovute, molto probabilmente, al tipo di vita che conduciamo.

La fine di un matrimonio, si rivela più una sciagura che una fortuna, soprattutto per i figli.

Il perno del matrimonio dovrebbe essere il rispetto,  la responsabilità, il confronto.

E la fortuna è anch’essa importante, per me lo è stata perché ho sposato una grande donna ed i miei figli sono sempre stati il mio orgoglio.

Chiari e scuri, ombre e luci, sorrisi e lacrime.

.. C’est là vie …, spetta a noi viverla nel migliore dei modi.

 

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