Un problema di coscienza

DI FRANCO FRONZOLI

Mi chiedo,quanti avrebbero il coraggio di esporre la foto della propria coscienza, se si potesse fotografare.

Intanto bisogna vedere chi c’è l’ha, in caso contrario verrebbero fuori solo dei negativi, nessuna immagine, solo una penosa oscurità.

Bisogna, prima ricordare cosa diceva Polibio : “ Non c’è nessun testimone così terribile, nessun accusatore più implacabile come la coscienza che abita nel cuore di ogni uomo “ .

La coscienza giudica nel modo più inflessibile, non fa sconti,n perdona , mette difronte alla #verità.

E se uno la potesse fotografare sarebbe meglio guardare molto bene quella foto prima di divulgarla.

Cosa  sarebbe se il web dovesse attingere, foto, post, commenti, riflessioni, opinioni, e se tutto questo fosse dettato dalla coscienza.

Anche perché in materia di coscienza la legge della maggioranza non ha valore.

Lo diceva il Mahatma Gandhi.

Quindi non avrebbero valore nemmeno i like i numeri non conterebbero niente, ognuno dovrebbe pubblicare ciò che sente, non quello che le convenzioni suggeriscono.

La coscienza è lo specchio della nostra anima non si può soffocare, sopprimere, silenziare.

È sempre lì presente  anche nei sogni, implacabile, irriducibile, inesorabile.

La coscienza è anche molto brava a confezionare dei rimorsi che potrebbero durare in  eterno.

La coscienza è come un cane randagio che non ci impedisce di passare ma a cui non è possibile impedire di abbaiare.

Questa definizione non è mia  ma la trovo molto significativa.

La coscienza fa molto male anche quando fisicamente si sta bene perché è sincera, non manipolabile, non suggestionabile.

Tutti prima o poi  dovremo rispondere alla nostra coscienza, volenti o nolenti e vi garantisco che non avrà …pietà, neanche se a chiederglielo saremo noi…

Immagine tratta dal web

#storie#riflessione#liberopensiero#sentimenti#osservazioni

 

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