Si ricomincia a parlare di colori e restrizioni e rabbrividisco.
Spero ci sia il buon senso, nella valutazione di eventuali restrizioni, di osservare che ad esempio nel Cilento ci sono tanti comuni a zero contagi o poco più, e che hanno investito l’anima per riprendersi la vita e la speranza questa estate.
Con tanti vaccinati, disciplina, impegno ed attenzione.
Forse a troppi non è chiaro che:
-se si azzardano a cambiare adesso il colore alle regioni, specie quelle che vivono prevalentemente di turismo, faremo tutti la fame;
-per gli operatori turistici si scatenerà un putiferio di disdette, richieste voucher, chiusure definitive, debiti che aumentano, tagli personale, disperazione;
-i titolari di bar, ristoranti, pizzerie e via dicendo perderanno ogni speranza di riprendersi dalla crisi in cui versano;
– ovviamente i professionisti non saranno pagati neanche ora perché la loro parcella sarà l’ultima delle preoccupazioni per tutti;
– i musicisti non potranno rallegrare le serate;
-la gente impazzirà, diventerà rabbiosa e ci sarà uno scatafascio sociale pericolosissimo.
Quindi smettetela di fare finta che il Covid sia scomparso, usate il cervello, usate anche il cuore.
Altrimenti nei prossimi mesi saranno lacrime amare.
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