Caro 2021, in tempi non sospetti, ti scrivo

DI ANNA LISA MINUTILLO

Caro, 2021prima che tu arrivi, ti scrivo per dirti che:
non vorrei trovarmi nei tuoi panni neanche per un minuto.

Arriverai e ad attenderti troverai persone che in un modo o nell’altro, saranno già disilluse, frustrate, incattivite.

Sosterranno che il tutto sia dovuto al troppo tempo trascorso in casa, distanti dagli affetti, carenti di contatto fisico, piegati economicamente dalla pandemia che li ha resi prigionieri, ma tu non prendertela, non entrare in competizioni sterili e sfiancanti.

Non lo fare perché tutte queste manfrine sono solo alibi, preconfezionati, da esibire come il documento di identità, quando viene richiesto.

Ormai non ci fanno neanche più caso, anche senza richiesta alcuna, ti riempiono la testa con le solite parole, trite e ritrite e finiranno, se non né prendi le distanze, per contagiare anche te.

Caro 2021, erediterai, pur non volendo, schiere di folle impazzite, che si lamentano di non avere redditi sufficienti per vivere dignitosamente, e alla prima opportunità,  che li farà tornare a viversi il mondo, faranno la fila, per entrare a spendere in negozi in cui un portachiavi ha il costo di una rata di mutuo.

Ed è indubbiamente vero che, ognuno i suoi soldi li investe in ciò che vuole, ma, senza poi lamentarsi e pretendere aiuti laddove non servono affatto, dimenticando che esiste realmente chi non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena.

Caro 2021, non voltare il capo altrove quando ti imbatterai in quelle file fatte dai dimenticati, quelle che troverai davanti ai luoghi che distribuiscono un pasto caldo, a chi davvero non ha nulla, fa che si accorcino e che chi le popola riesca a dare una stabilità alla sua esistenza o per meglio dire: sopravvivenza.

Caro 2021 incontrerai sguardi incattiviti, egoismo a iosa, rivalità che risalgono alla notte dei tempi, sappi distinguere tra chi pur essendo impattato dal dolore, ha saputo conservare la sua dignità, e chi invece usa trappole discutibili, per attirare la tua attenzione.

Impara a guardare i loro occhi e le loro azioni, non farti intortare dai finti perbenisti che ti strattonano per usarti a piacimento per poi abbandonarti come se fossi nulla.

Preparati a sobbarcarti tutte le colpe e le responsabilità delle loro malefatte, del loro ritenersi superiori, delle loro cattive azioni.

Difficilmente incontrerai chi ti dirà: « è vero, stiamo vivendo una situazione difficile, ciò che sta accadendo, è anche colpa mia!».

Ti dovrai districare tra chi nega che ci sia nell’aria un virus bastardo che si impadronisce della tua vita, privandotene o rendendotela un inferno nel migliore dei casi.

Dovrai lottare muovendoti con decisione tra assembramenti scomposti e composti pianti disperati, tra famiglie decimate e cimiteri che non hanno più spazio per ospitare cadaveri, piazze desolate e centri commerciali super affollati, teatri e cinema chiusi e mezzi di trasporto, colmi di persone addossate l’una all’altra.

Caro 2021, preparati anche a trovare parchi giochi chiusi, scuole semi vuote, oratori silenziosi.

Vedrai pochi bimbi in giro, saranno tutti in casa per seguire lezioni virtuali, privati di relazioni interpersonali, di sorrisi reali, di giochi e risate che riempiono cortili.

Ti attendono scenari desolanti di solitudine esistenziale, e forse, non è proprio ciò che ti saresti aspettato di trovare, o forse, osservandoci, avevi già capito che siamo esseri tutti da rifare, che abbiamo smesso di credere e di prenderci sul serio, che la magia ed il calore delle nostre case, lo abbiamo perso per strada da un bel po’, sostituendolo con veglioni sfavillanti, in cui si fanno comparsate, vestiti con abiti griffati ed accessori suggeriti da influencer arricchiti, attraverso la nostra superficialità.

 

Volevo anche avvisarti del fatto che quando arriverai, troverai meno anziani ad attenderti, che non troverai quelle espressioni commosse sui loro volti, in segno di gratitudine per esserci ancora ed avere la possibilità di vivere un nuovo anno.

Molti di loro, il virus bastardo se li è portati via, ci hanno lasciati e siamo tutti più soli, privati del passato, ci dovremmo barcamenare per cercare di avere un futuro.

Non ascolteremo più quei loro racconti che ci hanno permesso di arrivare fino a qui, comprendendo ciò che fosse il tempo prima di noi, quale valore avesse la solidarietà, cosa significasse davvero fare sacrifici.

Troverai poco, o quasi nulla che ti possa parlare di quella generazione che tanto ha fatto per cercare di rendere migliore il nostro vivere.

Per qualcuno diventerai simbolo di speranza, porterai con te il dono di un vaccino che ci dovrebbe assicurare la sopravvivenza, che dovrebbe spazzare via questi mesi di buio e preoccupazione, quel suono di sirene urlanti che squarcia l’aria e ti trafigge il cuore.

Hai una grande responsabilità, non deluderci, ma soprattutto fa si che non ci deludano quelli a cui tanti morti non sono bastati per comprendere la gravità che comportamenti errati, dannosi per se stessi e per gli altri ci hanno costretto a vivere.

Troverai un mondo con poca musica, nessun concerto ti potrà fare da colonna sonora, ci sarai solo tu e l’eco delle tante domande a cui seguiranno accuse, se non sarai in grado di dare risposte.

Ma tu, 2021, non sentirti responsabile, perché è proprio in quelle tante domande che saranno contenute le stesse attese risposte.

Vedi, il momento è difficile per tutti, ma, tutto dipende da come lo si vive.
Molti hanno capito che, mai come ora, la nostra vita, non è più solo nostra, ma diventa anche quella altrui, perché quando i furbi, vogliono dare sfoggio del loro sprezzante senso del pericolo, trascinano con sé anche chi invece, di mettersi in competizione con il «bastardello mutante», proprio non ne ha voglia.

Non è mancanza di coraggio, ma, consapevolezza: è inutile fare il grosso, con chi non vedi e di cui poco conosci.

Meglio riservare quelle energie per scansarlo da se stessi ma anche dal resto del mondo.

Mi dispiace caro 2021, che al tuo arrivo troverai anche un mondo privato di grandi personaggi dello spettacolo, della cultura, dello sport, della musica.

Sicuramente li avresti amati anche tu, e non come quelli che li salutano commossi, ma poi, in realtà, non li hanno mai apprezzati quando avrebbero avuto tutto il tempo per farlo.

Ti racconteranno che la pandemia li ha resi scontrosi ed aridi, individualisti e cattivi, tu, non crederci, perché per molti questo è diventato solo un alibi, usato, ed anche male, per cercare di coprire ciò che in realtà erano anche prima: arrivisti sprezzanti e denigranti di tutto il bello che avevano quando eravamo inconsapevolmente felici, ma non ci accorgevamo di esserlo.

Lo so, caro 2021, non sarà semplice dover dipanare tutte queste annodate matasse, così come non lo sarà cercare di mettere pace laddove ormai è solo sfrenata lotta per affermare caratteristiche vincenti in mezzo ad un mare di interrogativi che ci rendono inquieti.

Tu, non disperare, perché ci sarà comunque e nonostante tutto, chi crederà in te e nella tua forza, ti darà sicuramente una mano affinché anche tu non ti scoraggi in tutto questo non richiesto folle vivere.

Prima di salutarti e di augurarti un buon cammino, ma soprattutto un buon lavoro, ti invito a non dimenticarti di ascoltare la voce delle donne, quelle che ancora vengono uccise, violentate, derise, annullate.

Provaci anche tu a dare ascolto a tutto ciò che non va, al bisogno di considerazione che abbiamo, a ciò che proviamo e subiamo per mano di questi assassini maschilisti mai cresciuti.

Non dimenticare anche chi viene ancora discriminato per etnia, orientamento sessuale, religione, stile di vita e tutto ciò che rende complesso il loro vivere.

Ti ringrazio per avermi prestato attenzione, mi dispiace se ad accoglierti troverai solo luminarie accese e cuori al buio, ma sono certa che non appena torneremo a rivedere quella luce di speranza, che ora un po’ manca, torneremo ad abbracciarti e ti festeggeremo come meriti, proprio perché, nonostante tutto, ci donerai un anno in più.

Buon lavoro 2021 ed auguri a tutti noi, che tanto né abbiamo bisogno!

Anna Lisa Minutillo
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Pubblicato da Anna Lisa Minutillo

Blogger da oltre nove anni. Appassionata di scrittura e fotografia. Ama trattare temi in cui mette al centro le tematiche sociali con uno sguardo maggiore verso l'universo femminile. Ha studiato psicologia ed ancora la studia, in quanto la ritiene un lungo viaggio che non ha fine.