E se acquisto e poi mi pento? Nessun problema: si ricorre al diritto di recesso

E se acquisto e poi mi pento?

Hai comprato qualcosa in internet, sei un privato, e quella che all’inizio ti sembrava l’idea del secolo ti sembra, ora che l’adrenalina sta scendendo , una baggianata?

Nessun problema, l’ordinamento italiano tutela anche questa tua scelta sprovveduta.

Infatti l’acquirente privato potrà cambiare idea ai sensi del Codice del Consumo ( D. Lgs 21/2014 ) senza addurre alcuna motivazione, restituendo il bene ed ottenendo il rimborso di quanto già eventualmente pagato.

Requisito per poter fruire di questo salvacondotto è, però, che il contratto sia stato concluso a distanza o negoziato fuori dai locali commerciali tra un professionista e/o azienda e un consumatore. Vi sono però numerose eccezioni a questa regola, elencate dall’articolo 59 del Codice del Consumo che, per snellezza nell’articolo, vi consiglio di consultare.

La più rilevante delle esclusioni è contenuta, però, nell’articolo 47, comma 2, del Codice del Consumo.

Secondo lo stesso, infatti, le disposizioni relative al diritto di recesso non si applicano ai contratti negoziati fuori dai locali commerciali in cui il consumatore deve pagare somma inferiore a 50 euro (cd. contratti di modesta entità).

Tuttavia, l’esclusione non si applica nel caso di più contratti stipulati contestualmente tra le medesime parti, qualora l’entità del corrispettivo globale che il consumatore deve pagare, indipendentemente dall’importo dei singoli contratti, superi l’importo di 50 euro.

Il  #dirittodirecesso deve essere esercitato entro 14 giorni dal momento della ricezione del bene, nel caso di compravendita. (FONTE: Faro Giuridico)

#dirittodirecesso  #acquistoincauto

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