Avete visto le gocce di rugiada, che scivolano
piano, lungo i fiori di ginestre, piccole gemme
che brillano nel primo chiarore del mattino?
Avete ascoltato la voce della luna, le sue frasi dolci
che smorzano i misteri impenetrabili della notte?
Riuscite a camminare in silenzio, nei prati cupi
del dolore, fino a raggiungere colline incontaminate
di speranze, dove si disegnano le strisce dell’arcobaleno?
E potete arrivare alla fine del mare, dove il sole esausto
va a riposare, sopra soffici cuscini di nuvole rosa,
e comincia la tela azzurra del cielo?
Conoscete i segreti arcani delle stelle più lontane
e quali distanze indefinite bisogna coprire,
per scoprire i limiti ignoti dell’universo?
E sapete dove termina la corsa sfrenata del tempo?
Soltanto i poeti, infaticabili viandanti d’infinito,
lo sanno: ogni sguardo apre lievi squarci
sul velo scuro delle cose,
ogni parola è tassello di pura luce
nei grovigli ombrosi della vita,
un piolo di cristallo in più,
sopra la scala invisibile che porta all’Eterno.
©® Copyright foto di Fedele Boffoli
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