Mi mancano le nuvole

di Andrea Melis

Un tempo riuscivo a fottermene di tutto.
Ora mi mancano i fiori
e le formiche.
Mi incantano le nuvole.
Mi esaltano i silenzi clamorosi.
Ho voglia di sparire per un po’ ma non si può.
Ho troppo amore
in gioco
su questa terra
in questa vita.
Mi alzo al mattino
come si alza una montagna.
Col cuore un terremoto,
i piedi nudi
e le mani piene di parole.
Io sono la vetta da scalare di me stesso.
Io sono l’uomo in cerca di orizzonti alti
e lontani.
Mille mestieri ho provato nella vita
ma solo la poesia
mi riesce con gioia.
Con le mie malinconie
muovo le maree
e guido le danze della luna in cielo.
La cosa più bella che ho fatto quest’anno
è guardare le stelle in silenzio
accanto alla donna che amo.
Finalmente in quiete.
Insieme completavamo la grammatica del cielo:
io puntino luminoso in mezzo al petto,
tu sfavillante via lattea protettiva
col tuo grembo notturno che iniziava dal respiro e finiva nella pace dei cieli.

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