Non so madre è quindi?
Che sai tu, povero inetto,
delle mie emozioni,
dei vani tentativi,
del dolore della rinuncia.
Tu, con quel dito sempre pronto
ad indicare e giudicare.
Ma chi sei?
Che diritto hai?
Muto devi stare,
che poi mi chiedo…
E se io non volessi procreare?
Perché darmi colpe.
Non è obbligo, né destino.
È scelta, ed io scelgo.
Non valgo meno.
Non tocca a te giudicare.
La vita è mia …
Come, quando e se…lo decido io
Immagine tratta da Pinterest
- Umanità dormiente - 26 Aprile 2024
- Yaris Selvetella, vite mie - 26 Aprile 2024
- I miei versi - 26 Aprile 2024