E così, non ci sarà mai giustizia per un cittadino italiano, Giulio Regeni, andato in Egitto per studiare ed ucciso dal regime che governa quello sfortunato Paese.
Dopo anni di depistaggi e finta collaborazione, gli assassini si son fatti scudo delle nostre regole processuali, nessun giudizio stabilirà mai chi ha trucidato dopo giorni di tortura un giovane cittadino italiano ed europeo.
Tace la Università di Cambridge, che aveva inviato Giulio in quel Paese per il dottorato, affidandogli una tesi ad altissimo rischio.
Tace l’Unione Europea, nessun atto concreto dal nostro Paese.
Non ci sarà mai giustizia, per Giulio Regeni.
Ma al Cairo non è morto assassinato solo un ragazzo: in quelle prigioni è stato sfigurato lo spirito della cultura europea, calpestato il prestigio dell’Unione, sporcato l’onore del nostro Paese. E i responsabili hanno sempre saputo di farla franca.
Perché hanno il gas da vendere, armi da comprare, resort turistici a quattro soldi da affittare ( chissà chi ancora si sente sicuro, ad andare a villeggiare in un posto dove si può sparire in una prigione senza motivo, il corpo fatto ritrovare sull’autostrada dopo giorni di torture)
Questo, siano diventati, italiani ed europei? Gente che vende e che compra, e se ci scappa il morto o una umiliazione prima si fanno due conti?
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