Novel food: l’Europa dice sì alla commercializzazione di insetti come nuovo alimento

In materia di Novel Food , l’Unione Europea fa un ulteriore passo avanti inserendo nella lista di alimenti commestibili la categoria degli insetti o meglio, senza troppo generalizzare, ha autorizzato la commercializzazione delle larve essiccate del tenebrione mugnaio (meglio note come le tarme da farina).

Non una grande novità poiché già da qualche anno si vociferava di un possibile tale accadimento da parte della Fao, forte del fatto che nel mondo già quasi 2.000 specie di insetti sono considerate commestibili e vengono consumate da almeno 2 miliardi di persone.

Non a caso proprio la Commissione europea ha identificato gli insetti come una fonte di proteine a basso impatto ambientale in grado di sostenere la transizione ‘verde’ della produzione alimentare Ue.

NOVEL FOOD-Al di là della normale contrarietà verso prodotti lontanissimi dalla nostra cultura, l’arrivo sulle tavole degli insetti solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come la Cina o la Thailandia, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari.

La risposta agli interrogativi giunge dagli esperti, secondo cui il consumo di un insetto intero essiccato sotto forma di snack non risulta svantaggioso dal punto di vista nutrizionale. Ma sottolineano che questo genere di Novel Food può comunque indurre sensibilizzazione e reazioni allergiche alle proteine dell’insetto e può causare reazioni in soggetti con allergia ai crostacei e agli acari della polvere.

Alla base dell’approvazione, la strategia Farm to Fork, che identifica gli insetti come una fonte proteica alternativa che può supportare la transizione dell’UE verso un sistema alimentare più sostenibile.

IL FUTURO-La nuova politica alimentare europea nasce come uno dei pilastri del Green Deal, ma è anche un elemento centrale del piano di ripresa dell’eurozona, confermando l’aspirazione della Commissione Europea di voler trasformare il modo in cui l’eurozona produce, distribuisce e consuma il cibo, rendendo il sistema alimentare europeo uno standard globale per la sostenibilità.

I principali obiettivi di Farm to Fork sono una riduzione del 50% dell’uso di pesticidi, una riduzione del 50% di pesticidi altamente pericolosi, una riduzione del 20% nell’uso di fertilizzanti e una riduzione del 50% dell’uso di antibiotici in agricoltura e acquacoltura, il tutto entro il 2030 e rispetto all’attuale livello dell’UE.

Ma non solo. F2F si impegna a dedicare il 25% delle terre agricole dell’UE all’agricoltura biologica, triplicando il tasso di conversione annuale.

da bluedossier.it

*Immagine askanews

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