Ricordi

DI ANTONIO MARTONE

Come uno straniero attonito, osservo i percorsi della mia identità: mi chiedo in quale luogo il tempo abbia conservato le emozioni che hanno attraversato i miei anni.

E in quale tempo – mi chiedo ancora – si colloca tale luogo?
Quanto è folle una domanda simile: non so rispondere alla domanda ma che essa sia folle, questo si, questo certamente lo so…

In fondo, lo vedo chiaramente, le mie emozioni non mi hanno mai abbandonato: sono sempre lì, in attesa di un cenno, di una qualsiasi adesione. Piccola o grande che sia.

Si ripresentano fortissime: vicine sebbene lontanissime, come se provenissero da un’altra galassia. E soprattutto, incuranti di essere diventate già destino.

Il tempo accumula i ricordi ma nulla si cancella.

Quando sarò vecchio – lo so già – i ricordi infrangeranno le pareti della mia memoria e repentinamente fuoriusciranno come avvenne col vaso di Pandora.

Vederli schizzare in tutte le direzioni, senza poterli più controllare, come fatui fantasmi di esperienze che un tempo sono state carne, sangue ed emozioni, ma che ormai non sono altro che zombie vaganti nello spirito, sarà più terribile, certamente più triste della morte.

Il tempo accumula i ricordi ma – lo so già – nulla si cancella.
Nulla!

©® Copyright opera artistica di Antonio Martone, Titolo:” La rottura dell’attimo”,  Dimensioni:35×50,  Tecnica:olio su tela.

 

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