La notizia su una possibile proroga dello stato di emergenza era nell’aria da tempo. Poche ore fa la conferma al Senato, ‘scelta inevitabile, il virus continua a circolare e sarebbe incongruo sospendere bruscamente le misure’: queste le motivazioni addotte dal premier durante il suo intervento a Palazzo Madama.
Più che una proroga un’estensione della durata fissata al 15 ottobre, data che secondo diverse fonti, sarebbe il frutto di un compromesso politico tra PD-IV e lo stesso Conte. Due settimane in meno di quanto inizialmente proposto dal governo. ‘Così il Paese è più sicuro’, ha chiosato il Presidente del Consiglio. Lo stato di emergenza si rende necessaria solo ed esclusivamente per procedere con velocità. Infatti, sebbene la curva di contagi e l’impatto sul SSN si siano notevolmente ridotti, ed è un dato che ci rinfranca, i numeri registrati dicono che il virus continua a circolare nel Paese’.
Un passaggio parlamentare fortemente voluto dal premier anche per evitare malumori sia all’interno della stessa maggioranza e ancor più dal fronte dell’opposizione. Che proprio su questo tema continua a minacciare le barricate, poiché prorogare ulteriormente vorrebbe dire ‘attentato alla democrazia. ‘Chi pensa di voler protrarre lo stato di emergenza è in malafede e non ama l’Italia, fa un danno economico devastante’, questo il refrain più volte urlato da Matteo Salvini. Il quale, proprio ieri ha partecipato al convegno-audizione organizzato da Vittorio Sgarbi (prontamente ribattezzato dalla stampa ‘dei negazionisti’) al Senato, rifiutandosi di indossare la mascherina perché il ‘virus non c’è più’. ‘Se c’è gente strana, ha aggiunto il senatore leghista, io qui mi trovo benissimo, i bollettini di contagio sono terrorismo mediatico’.
Che il virus continui a circolare sono i dati a confermarlo: sono 212 i contagi registrati nelle ultime 24 ore. In aumento rispetto a ieri che erano 170. In crescita anche il numero dei decessi, 11 nella giornata di oggi. Il totale arriva a 35.123
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